Il Consiglio dei Giovani ALCOTRA si presenta

2021-2027
consiglio dei giovani ALCOTRA
Submitted on 06.07.2022

Il Consiglio dei Giovani ALCOTRA si presenta

Entrate nel mondo dei 14 membri e scoprite le loro motivazioni

L'8 luglio 2022 il Programma ALCOTRA assisterà all'insediamento del Consiglio dei Giovani come organo consultivo del Comitato di sorveglianza.

Veronica Capenti

In qualità di tirocinante presso l’Autorità di gestione, sono stata direttamente coinvolta insieme a Véronique VEYRAT (Responsabile del servizio ALCOTRA) nella costituzione di questo organo fin dall'inizio, e sono molto soddisfatta del lavoro svolto finora. Confido che ognuno dei membri, con le rispettive conoscenze e passioni, arricchirà i contenuti del Programma.

Sono fiera di lavorare per un Programma europeo che riconosce il valore della gioventù, e che si rende conto che dare voce ai giovani non è unicamente il risultato di un processo bottom-up – ma anche e soprattutto una coraggiosa decisione proveniente dall’alto.

È quindi con immensa gioia che scrivo questa breve introduzione alle presentazioni dei dodici giovani membri del Consiglio dei Giovani ALCOTRA 2022-2023: come loro referente, auguro ad ognuno di loro buona fortuna per il bellissimo anno a venire.

 

Veronica Capenti, tirocinante “Consiglio dei Giovani ALCOTRA” presso l’Autorità di gestione

Alec Lequeux

Alec Lequeux

Mi chiamo Alec, ho 20 anni, e sono nato in un piccolissimo villaggio della Savoia. Essendo Italo-Francese, ho sempre sentito questa mia doppia nazionalità, doppia appartenenza a culture così diverse, così ricche.

Sono sempre stato appassionato di musica, moda, cinema, pittura, letteratura, architettura, gioielleria...di Arte nella sua forma totale. Essendo sempre stato assetato di libri, sono diventato rapidamente un esperto della lingua francese, ed è stato naturale per me interessarmi alle altre lingue che mi circondavano : dopo il francese e l’italiano, l'inglese è diventato presto una terza lingua madre.

Nel frattempo, ottenendo la mia Maturità nel 2016, continuo i miei studi di musica (prima a Chambéry, poi a Lione, e infine a Parigi) fino a un livello professionale. I miei concerti, le Masterclass in Francia e in Italia, le mie letture, mi aprono la mente al mondo esterno; incontro artisti da tutte le parte del mondo, Europa, Africa, Asia, Russia, Stati Uniti... È ovviamente appassionante, e della mia enorme curiosità non ne ho mai abbastanza! Purtroppo, le crisi sanitarie hanno messo un freno a queste belle avventure.

Ma nonostante le delusioni, la frustrazione, e le continue prove di indifferenza e di ipocrisia di cui sono testimone tutti i giorni, nonostante tutto questo, nel profondo del mio cuore continuo sempre a credere nell’Essere Umano, e sono ancora convinto che le soluzioni che guariranno il nostro mondo attuale verranno dalle persone consapevolə che dovranno sopravvivere nel mondo di domani.

Allora voglio partecipare alla costruzione, alla creazione del Domani. Voglio essere parte del futuro, parte della soluzione, parte di coloro che si alzano e agiscono, perché, per riprendere le parole di uno dei miei idoli, “I have a dream”. Ho un sogno.

Sogno un mondo in cui la parola “sogno” ha un senso reale. Un mondo in cui ciascunə può essere quello che vuole, amare chi vuole, fare quello che vuole della sua vita! E questo sogno bellissimo solo io posso farlo nascere, trasformarlo in realtà. Questa è la ragione per cui mi trovo oggi davanti a voi.

Sono qui per realizzare il mio sogno.

Alexandre CHARI

Alexandre Chari

I territori alpini sono caratterizzati da sfide e problematiche proprie del territorio.

Per me è importante che la comunità diventi più consapevole della fragilità dei territori alpini. Tuttavia, questi ultimi non sono solo fragili, ma hanno anche molte risorse.

Sono convinto che spetti ai giovani occuparsi dei temi dello sviluppo sostenibile e della lotta al cambiamento climatico nel modo più ampio possibile, al fine di creare un network di attori privilegiati per quanto riguarda la gestione di questo settore.

Ho quindi scelto di candidarmi al Consiglio dei Giovani di ALCOTRA per contribuire a far sentire la mia voce a favore della tutela di questa zona transfrontaliera.

Bastien Vescovi

Bastien Vescovi

Mi chiamo Bastien Vescovi, ho 19 anni e vivo a Mentone, nella regione PACA. Mentone è una città di confine con l'Italia che è intrisa di cultura mediterranea e italiana in particolare. Questo spiega quindi il mio particolare attaccamento al Bel Paese, alla sua lingua e alla sua cultura. Per questo motivo, e da molto tempo, considero l'Italia come una specie di paese di adozione. Ho sempre cercato, nel mio percorso scolastico, di studiare questa cultura che ha suscitato in me una grande curiosità e un'evidente attrazione. Ho frequentato la classe europea alle medie, poi la classe ESABAC al liceo, che mi ha permesso di passare l’esame di Maturità, l'equivalente italiano del “baccalauréat” francese, e di acquisire conoscenze sia linguistiche che culturali. Inoltre, ho continuato questo incessante apprendimento in un corso di preparazione letteraria al Lycée Masséna dove ho scelto l'italiano come lingua straniera, materia in cui ho superato in particolare l’esame della Scuola Normale Superiore di Parigi. È per tutti questi motivi, per il mio attaccamento all'Italia e alle questioni transfrontaliere, che la mia partecipazione a un tale Programma, volto a una buona cooperazione transfrontaliera, acquista particolare importanza e assume il suo pieno significato.

Doriane de Maupeou

Doriane de Maupeou

Savoiarda di nascita, le montagne e le Alpi sono degli elementi che hanno modellato la mia identità. Da sempre rimango affascinata davanti alla bellezza del Monte Bianco e dei piccoli villaggi, che hanno costituito i paesaggi unici di questa catena montuosa europea. Ho studiato scienze politiche a Lione e nel corso dei miei studi è cresciuto il mio interesse per le relazioni internazionali. Il mio anno di studio a Torino mi ha fatto capire che, certo, sono francese, ma anche europea, e da questo è nata la mia voglia di partecipare al progetto europeo, nonché il mio affetto per l’Italia e la sua cultura. Essendo la cultura il mio secondo settore d’interesse, ho deciso di specializzarmi in management culturale per lo sviluppo locale, con lo scopo di unire i miei due centri d’interesse. Attualmente lavoro come Interreg Project Partner per la Città Metropolitana di Torino (Interreg Volunteer Youth) al fine di supportare i miei colleghi nella gestione di progetti ALCOTRA, e ho il piacere di essere stata selezionata per partecipare al Consiglio dei Giovani ALCOTRA. Mi auguro di usare le mie conoscenze e competenze per partecipare allo sviluppo sostenibile del peculiare e fragile ecosistema alpino che costituisce la mia quotidianità da 29 anni.

Laure BAZIN

Laure Bazin

Bonjour! Mi chiamo Lorenzo e ho 20 anni. Sono cresciuto con una doppia cultura italo-francese, ma soprattutto europea, essendo nato a Parigi da madre italo-spagnola e padre franco-portoghese. Ho quindi familiari sparsi in tutta Europa che mi fa piacere visitare appena posso. È anche grazie a questa precoce immersione nel multiculturalismo che amo l'apprendimento delle lingue straniere.

Non ho una preferenza netta per il mare o la montagna, ma credo profondamente che la nostra Terra sia bella. Per questo motivo, durante i miei studi (Geografia e Gestione dei Trasporti) ho deciso di sfruttare i miei interessi per la sua salvaguardia. I miei argomenti preferiti, nonché miei "pezzi forti", sono i trasporti e la pianificazione territoriale, perché entrambi possono avere un impatto significativo sull'ambiente, ancor più se combinati tra loro. In particolare, i territori rurali di montagna, per le sfide uniche che rappresentano, sono affascinanti e sono convinto che ci sia ancora tanto da immaginare, inventare e reinventare! È per cercare di raggiungere questo obiettivo che ho deciso di rappresentare i giovani alpini nel Consiglio dei Giovani di ALCOTRA.

Lorenzo Freire—Stella

Lorenzo Freire—Stella

Bonjour! Mi chiamo Lorenzo e ho 20 anni. Sono cresciuto con una doppia cultura italo-francese, ma soprattutto europea, essendo nato a Parigi da madre italo-spagnola e padre franco-portoghese. Ho quindi familiari sparsi in tutta Europa che mi fa piacere visitare appena posso. È anche grazie a questa precoce immersione nel multiculturalismo che amo l'apprendimento delle lingue straniere.

Non ho una preferenza netta per il mare o la montagna, ma credo profondamente che la nostra Terra sia bella. Per questo motivo, durante i miei studi (Geografia e Gestione dei Trasporti) ho deciso di sfruttare i miei interessi per la sua salvaguardia. I miei argomenti preferiti, nonché miei "pezzi forti", sono i trasporti e la pianificazione territoriale, perché entrambi possono avere un impatto significativo sull'ambiente, ancor più se combinati tra loro. In particolare, i territori rurali di montagna, per le sfide uniche che rappresentano, sono affascinanti e sono convinto che ci sia ancora tanto da immaginare, inventare e reinventare! È per cercare di raggiungere questo obiettivo che ho deciso di rappresentare i giovani alpini nel Consiglio dei Giovani di ALCOTRA.

Marlène Jorrioz

Marlène Jorrioz

Assomiglio a mia madre quando si emoziona raccontando le storie degli altri, quando perde la calma, quando rinuncia a qualcosa per i suoi figli.

Assomiglio a mio padre quando non accetta che il mondo possa cambiare e progredire al di fuori del suo pensiero.

Ho studiato lingue ma non sarò mai traduttrice o interprete, studio per scoprire le varie culture del mondo.

Recito a teatro per fare introspezione e offrire al pubblico una visione particolare della realtà ma non farò mai l'attrice perché sono troppo attaccata agli aspetti concreti della vita.

Sono una donna di fede eppure diffido di ogni tipo di integralismo.

Sono orgogliosa di essere una donna libera che ha il coraggio di esprimere i suoi pensieri.

Sono qui perché dopo aver visto e viaggiato tanto, sono spinta da un senso di responsabilità, di impegno per la Terra, che con amore mi ha cresciuta. La nostra montagna, l’ambiente e le sue tradizioni sono eccezionalmente belli ma rischiano di scomparire. Hanno bisogno di ossigeno, di un tocco di novità, un progetto che sia insieme progressista e conservativo: un progetto che ne esalti le peculiarità e li rispetti allo stesso tempo.

Sono pronta a mettermi in gioco nel Consiglio Giovani di ALCOTRA per collaborare alla creazione di una società progressista, promotrice dello sviluppo sostenibile e attenta ai valori della solidarietà e della giustizia sociale.

Marzia DANNA

Marzia Danna

“I giovani sono spesso liquidati come idealisti ingenui, ma hanno la meraviglia, la consapevolezza, l’istruzione per fare quello che noi non siamo stati capaci di fare. Mettiamoci al lavoro, dobbiamo cambiare le cose, dobbiamo farlo adesso.” dice Harrison Ford.

La meraviglia per sapermi stupire ogni giorno delle opportunità che la vita mi offre. La possibilità di vivere in un paese democratico, di potermi esprimere e di potermi impegnare attivamente a favore della mia collettività.

La consapevolezza per guardare alle politiche e alle dinamiche pubbliche in modo coscienzioso e responsabile. Valorizzare l’Europa, alimentare l’appartenenza e l’interesse verso un qualcosa di grande. Impegnarsi a fondo per un mondo più collaborativo, con la consapevolezza che solo dialogando in modo propositivo tra Paesi e popoli diversi si potrà arrivare a un vero sviluppo comunitario.

L’istruzione, come riscatto sociale. Un futuro in cui realmente tutti i giovani possano avere accesso a un’istruzione che trasmetta valori e competenze. Attraverso un maggiore dialogo tra scuola, mondo del lavoro e società civile, anche oltre i confini nazionali, per promuovere il confronto, l’inclusione, la parità di genere e la multiculturalità.

Sono nata in una piccola cittadina in Provincia di Cuneo, ai piedi delle Alpi Marittime e questo è il futuro che vorrei: un’Europa unita e comunitaria, che sappia meravigliarsi, essere consapevole e che sostenga l’istruzione libera, come dialogo tra popoli e culture diverse.

Maxime BERNARD

Maxime Bernard

ppassionato di montagna, mi piace approfittare della la sua natura e dei suoi grandi spazi. Per questo motivo mi sembra fondamentale poter agire per la loro preservazione. Sono anche sensibile alle questioni economiche, che sono fondamentali per le popolazioni. Questi due aspetti mi portano ad interessarmi alle politiche pubbliche in modo globale.

Inoltre, penso che oggi sia necessario poter lavorare per un futuro in cui sarà più facile spostarsi senza automobile, una soluzione di mobilità con troppe esternalità negative.

Voglio essere coinvolto nel Consiglio dei Giovani ALCOTRA per poter partecipare al miglioramento delle condizioni di vita nei territori del Programma ALCOTRA grazie alla partecipazione ai lavori del Comitato di sorveglianza, per esempio attraverso un miglioramento della situazione della mobilità transfrontaliera tra Francia e Italia.

Nicolas FORMENTIN

Nicolas Formentin

Il mondo di domani viene progettato e deciso oggi. Gli approcci alla costruzione del nostro futuro comune sono diversi a seconda delle generazioni che li immaginano.

Come membro del Consiglio dei Giovani ALCOTRA 2022-2023, i miei obiettivi sono quelli di diffondere la voce e le idee di una nuova generazione che a volte si sente scollegata e dimenticata dai progetti portati avanti dai politici, siano essi regionali, nazionali o internazionali.

In quanto titolare di due master, uno in Archeologia (Università di Parigi I Panthéon-Sorbonne), l'altro in Geografia (Università della Savoia - Monte Bianco) e con diversi anni di esperienza nel settore pubblico, universitario e privato all'interno del mio campo di lavoro principale, l'Archeologia, spero di poter dimostrare che i giovani non sono solo consapevoli del mondo attuale, ma anche della sfera sociale che li circonda. La nostra generazione è talvolta più discreta di quella precedente sul fronte sociale (si veda il progressivo declino del sindacalismo in Europa), ma dobbiamo agire per un futuro a nostra immagine e somiglianza attraverso il dialogo e l'azione.

Il Consiglio dei Giovani deve essere un'opportunità, non solo per noi ma anche per tutti gli attori del Programma Interreg ALCOTRA, affinché possano pensare e immaginare progetti in linea con le aspettative attuali ma anche con quelle dei nostri successori.

Ho deciso di dedicare la mia tesi agli enti territoriali situati nella mia zona d'origine, la Valle della Tarentaise in Savoia. Che si tratti della mia visione professionale o personale delle cose, ogni progetto deve avere la vocazione di servire il territorio nel lungo periodo. Questo è lo stesso modo in cui vedo la mia partecipazione al Consiglio dei Giovani di ALCOTRA: pensare e lavorare per progetti con obiettivi a medio e lungo termine per spazi definiti.

Valentin SIMONCELLI

Valentin Simoncelli

Mi chiamo Valentin, ho 20 anni e sono franco-italiano. Nato da padre italiano e madre francese, sono sempre stato immerso in una cultura senza confini, sia francese che italiana. Essendo molto osservatore e curioso per natura, mi piace osservare l'evoluzione delle relazioni tra Italia e Francia, che sono sempre di alta qualità. Per questo motivo, ho voluto seguire un percorso di studi bilaterale tra Francia e Italia a Sciences Po Bordeaux e all'Università degli studi di Torino, di cui sono tuttora studente.

Questa formazione mi permette di comprendere ancora una volta ciò che l'Italia e la Francia hanno reso possibile per me, e l'importanza dell'Europa nella mia vita quotidiana.

La cooperazione transfrontaliera proposta dal Programma ALCOTRA è per me una vera opportunità. Sono molto felice di partecipare a questo laboratorio democratico, a questa idea di casa comune, dove i giovani italiani e francesi possono scambiare, discutere e proiettare le loro idee in modo incondizionato.

Sono sempre stato appassionato del processo decisionale pubblico e della padronanza delle sue procedure, e non vedo l'ora di lavorare su progetti sociali e ambientali. Alla fine, il risultato più grande sarebbe quello di fornire i pezzi mancanti di un puzzle che spetta a me, insieme ad altri, costruire.

Vivien BOVARD

Vivien Bovard

Vorrei prendere il brevetto di volo: è una scelta singolare per uno che dal decollo all’atterraggio fissa fuori del finestrino per assicurarsi che vada tutto bene. Risiede al fondo di questo mio desiderio l’immagine di un me futuro che sorvola il Monte Bianco con un velivolo elettrico. C’è infatti uno specifico istante in cui i nervi tesi d’alta quota lasciano spazio all’amore: quello in cui, nei miei numerosi viaggi tra Bruxelles e Milano, sorvolo il Monte Bianco e le Alpi. Lo scintillare dei ghiacciai e la vertigine delle guglie suggeriscono risposte di dolcezza ad ogni paura: perché lì è casa, perché lì c’è la terra che i miei nonni hanno coltivato prima di me, perché non trovo risposta migliore alle incertezze che bere alla sorgente delle mie radici.

Non sono una persona che si accontenta. Oltre all’amore per i villaggi, i campanili e le fontane, è forte in me l’urgenza di disegnare strategie innovative che rendano le Alpi un territorio fortemente competitivo e attrattivo. Alle rovine dei villaggi di montagna, la cui bellezza risiede nel senso di vita che ancora emanano, interpongo la rigenerazione sostenibile di questi luoghi, affinché tra l’ardesia e il legno sorgano infrastrutture digitali, architetture d’incanto e sistemi di governance che possano restituire vigore ed elevato capitale culturale anche alle vallate più periferiche.

Credo fortemente nella creatività umana, nella capacità di cooperare e nel valore della fratellanza tra i popoli. Per questo motivo per me fare parte del Consiglio dei Giovani ALCOTRA significa, ancora una volta, offrire le mie conoscenze affinché la speranza si trasformi in azione.

Elise RICOURT

Elise Ricourt

Ubayenne, sono cresciuta a Barcelonnette, valle delle Alpi del Sud a qualche chilometro dal confine italiano. Barcelonnette è una città cosmopolita influenzata dalla cultura italiana, messicana e francese, ricca di paesaggi selvaggi, tutelati e generosi. Siamo ad un vero e proprio crocevia tra il Piemonte, la Savoia e la Provenza.

È in questa terra di montagna che ho scoperto la ricchezza della cultura italiana. Il mio affetto per l’Italia si è rafforzato grazie al progetto ESABAC, che ho seguito al liceo André Honnorat, e al programma Transalp.

Oggi, entrare a far parte del Consiglio dei Giovani mi permette di partecipare alla salvaguardia di questo territorio minacciato dal cambiamento climatico e di contribuire a costruire il nostro futuro comune. Un futuro che risponda alle sfide del domani. Insieme, possiamo migliorare la vita nelle nostre montagne, queste montagne che amiamo tanto.

jade rapalli

Jade Rapallini

Enfant d’une mère française et d’un père franco-italien, je me suis toujours intéressée à mes origines liguriennes. Même si je passe la plupart de mes vacances dans mon village au-dessus de La Spezia, j’ai toujours voulu en apprendre plus sur l’Italie en commençant par la langue, la culture, et l’histoire italienne.

Passionnée par le monde qui m’entoure, les différentes cultures, et trop curieuse pour tenir en place pendant mes vacances d’été. J’ai, dès que j’ai pu, voyagé en famille puis seule, à la recherche de nouvelles rencontres internationales pour en apprendre toujours plus sur les individus et cultures qui nous entourent. Mes différents bénévolats, mes échanges scolaires et mon Erasmus m’ont apporté la vision cosmopolite que je recherchais.

Les voyages et rencontres ne sont pas mes seules passions : j’aime également la musique, le sport individuel mais également en équipe et par-dessus tout, les animaux.

 « L’équitation est le seul sport individuel qui se pratique à deux. »

Pour moi l’équitation est le plus beau sport du monde. C’est le seul qui nécessite de devoir communiquer avec quelqu’un qui ne comprend absolument pas ce qu’on lui dit, que ce soit à travers notre langage verbal ou physique. C’est le seul sport où l’on vient mettre sa vie dans les mains d’un individu dont l’on ne peut pas prévoir à l’avance les réactions, qui fait la plupart du temps 5 à 8 fois notre poids mais qui, grâce à lui, nous permet de réaliser l’impossible.

Je pense que c’est grâce à mes différentes expériences, avec les chevaux et lors de mes différents voyages autour de l’Europe, que j’ai pu acquérir ma propre conception du monde. Un monde qui doit apprendre à vivre ensemble malgré des langues, des histoires et des cultures différentes, pour que demain soit meilleur qu’aujourd’hui.

L’impossible devient possible quand on arrive à se comprendre.

Je pense que le Programme ALCOTRA est un pas vers une Europe toujours plus soudée qui regarde vers l’avenir pour offrir avec fierté, aux générations futures, le monde de demain.

 

LA PRESENTAZIONE DEL CONSIGLIO DEI GIOVANI 2022-2023

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IL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DEI GIOVANI

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